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A soli quattro giorni dall’inizio delle prove, è arrivata una comunicazione che ha lasciato migliaia di candidati senza parole: il concorso unico regionale per 1.274 Operatori Socio Sanitari (OSS) in Campania è stato sospeso. La decisione riguarda sia l’ASL Napoli 1 che l’ASL Salerno, con un totale di oltre 25.000 candidati coinvolti.
Ma perché è successo? Cosa c’è davvero dietro questo stop improvviso? Cosa devono aspettarsi ora i partecipanti?
Le prove scritte, previste dal 22 al 26 settembre 2025, sono state rinviate a data da destinarsi. Il motivo ufficiale comunicato dalle ASL coinvolte riguarda “criticità tecniche e organizzative sopraggiunte”, ma senza ulteriori dettagli specifici.
Questa sospensione, a pochi giorni dall’inizio delle prove, ha generato un’ondata di delusione, rabbia e frustrazione tra i candidati che da mesi si preparavano su migliaia di quiz.
Totale posti a bando: 1.274
ASL Napoli 1: 737 posti
ASL Salerno: 537 posti
Tipologia contratti: Tempo indeterminato
Numero candidati ammessi: oltre 25.000
Sedi previste per le prove: Palapartenope e Palavesuvio a Napoli
Il malcontento è esploso immediatamente sui social e nei gruppi dedicati, dove i candidati hanno espresso:
rabbia per il tempismo del rinvio (solo 4 giorni prima)
spese sostenute per viaggi, alloggi e materiale didattico
senso di sfiducia nelle istituzioni e nelle procedure concorsuali
Anche Fp Cgil Campania ha espresso “solidarietà e totale sostegno” ai candidati, sottolineando l’assurdità di uno stop così tardivo e chiedendo trasparenza e rispetto da parte della Regione Campania.
🗣 Marco D’Acunto, Fp Cgil Sanità Privata:
“Partecipare a un concorso pubblico è un investimento di tempo, denaro e speranza. Le inefficienze non possono ricadere sui lavoratori.”
La vicenda ha avuto anche un immediato risvolto politico, a poche settimane dalle elezioni regionali del 23-24 novembre.
Severino Nappi (Lega) ha annunciato un’interrogazione consiliare e parla di “vergogna politica”.
Gennaro Saiello (M5S) ha chiesto chiarimenti urgenti alla Giunta regionale, sottolineando l’urgenza di garantire trasparenza e tutela per i candidati.
Ronghi e Funaro (Sud Protagonista) mettono in dubbio la credibilità delle motivazioni tecniche e chiedono di stabilizzare subito gli OSS che hanno lavorato durante la pandemia, a cui è riservato il 50% dei posti.
Ad oggi:
Non esiste una nuova data ufficiale per le prove.
Il concorso è sospeso a tempo indeterminato.
Sono in corso verifiche e accertamenti sulla gestione delle selezioni.
La fiducia nella procedura è stata seriamente compromessa.
L’assunzione di nuovi OSS rappresentava una risposta concreta alla carenza di personale nel sistema sanitario campano, soprattutto in vista dell’avvio delle Case di Comunità previste dal PNRR.
Rinviare questo concorso non è solo un colpo ai candidati, ma anche una frenata alla sanità di prossimità, fondamentale per cittadini e territori.
Il rinvio del concorso OSS della Regione Campania ha sollevato dubbi, polemiche e sfiducia. Ma soprattutto ha messo in difficoltà migliaia di persone che, con impegno e sacrificio, avevano deciso di investire sul proprio futuro professionale.
Ora più che mai, serve chiarezza da parte delle istituzioni, comunicazioni ufficiali tempestive e una nuova calendarizzazione rapida e certa delle prove. La sanità campana ha bisogno di OSS formati, motivati e assunti in modo trasparente.
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